Sciopero metalmeccanici, il Fvg dice no al modello Marchionne

Un corteo lunghissimo, per una delle più grandi manifestazioni sindacali degli ultimi anni in regione. Il segretario della Fiom Friuli Venezia Giulia Gianpaolo Roccasalva non fa cifre, ma esprime «il grazie della Fiom ai metalmeccanici, ai lavoratori delle altre categorie, ai pensionati e agli studenti che sono scesi in piazza assieme a noi».
«L’alta adesione allo sciopero nelle aziende e il successo della manifestazione – ha aggiunto Roccasalva – testimoniano non solo la solidarietà di tutto il mondo del lavoro regionale ai dipendenti della Fiat, ma esprimono anche la preoccupazione per l’attacco che viene portato portato ai diritti dei lavoratori. Questa piazza, oggi, ha espresso un fermo no al modello Marchionne e a chi vorrebbe applicarlo anche in questa regione».
Sul palco di largo Melzi, oltre a Roccasalva e ai delegati Fiom di quattro province, anche il sindaco di Udine Furio Honsell, che ha portato il suo saluto ai manifestanti. Tra gli interventi anche quello di Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom per la cantieristica, e del segretario regionale della Cgil Franco Belci. «Quella di oggi – ha detto Belci – è una manifestazione che non riguarda solo la Fiom e i lavoratori metalmeccanici, ma tutta la Cgil, perché i suoi temi sono democrazia, diritti e rappresentatività. Sbaglia – ha aggiunto il segretario – chi pensa di importare il modello Marchionne in regione: dalla crisi si esce con relazioni industriali corrette. Se qualcuno pensa invece di imporre modelli autoritaria, la reazione della Cgil sarà adeguata».