La Flc-Cgil alle università: massimo confronto sui nuovi statuti

«Auspichiamo che il processo di definizione dei nuovi statuti si sviluppi con trasparenza e con forme appropriate di partecipazione. Consentendo la più ampia adesione delle diverse componenti universitarie a documenti che esprimano progetti culturali condivisi». È l’appello lanciato da Natalino Giacomini e Sergio Zilli, della segreteria regionale Flc-Cgil, ai vertici delle due università del Friuli Venezia Giulia, in apertura del percorso che, in base alla legge Gelmini, dovrà portare gli atenei italiani al rinnovo dei loro statuti, entro i prossimi sei mesi.
«Fin dalla composizione delle commissioni che saranno incaricate della stesura dei nuovi statuti – sostengono Giacomini e Zilli – sarà indispensabile dare uno spazio adeguato a tutte le componenti universitarie, così da renderle egualmente partecipi, e adottare un percorso elettivo nella scelta dei membri delle commissioni. Per lo stesso motivo anche il successivo processo di scrittura dovrà essere trasparente e aperto al confronto continuo con il resto della comunità».
Da qui il giudizio positivo che la Flc esprime sulla scelta dell’università di Trieste, che nell’assemblea dello scorso 19 gennaio ha deciso che la commissione sarà scelta con voto a suffragio universale tra i membri della sua comunità. «L’ateneo udinese – spiegano ancora Giacomini e Zilli – ha in programma un analogo appuntamento per il 2 febbraio: confidiamo quindi che Udine non vorrà distinguersi per chiusure o restrizioni al confronto democratico. Per quanto ci riguarda – concludono i due sindacalisti – continueremo a vigilare affinché le università che usciranno dai nuovi statuti mantengano il carattere pubblico, aperto e libero nato dalla Costituzione, che ha consentito a tanti donne e uomini di promuovere se stessi e di far crescere l’Italia repubblicana».