Ammortizzatori in deroga, l’incontro di venerdì non ha sciolto i dubbi

Tra i punti all’ordine del giorno del “Tavolo di Concertazione” tenutosi il 6 marzo vi era anche la discussione su un’ipotesi di intesa relativa all’utilizzo di quattro milioni di euro che il ministero del Lavoro ha messo a disposizione della nostra regione, quale anticipo per gli ammortizzatori sociali in deroga.
Ovviamente, la Cgil ritiene sia estremamente importante riuscire a dare in tempi stretti concrete risposte alle esigenze ed alle aspettative di migliaia di lavoratrici e di lavoratori che a normativa vigente non hanno diritto a forme di  sostegno al reddito, ma ritiene altrettanto importante che gli strumenti individuati siano quanto più adeguati possibile agli obiettivi che il tavolo di concertazione si era dato. Il fatto che la bozza di accordo sia stato consegnata solamente all’inizio della riunione e non in anticipo, come era stato preannunciato nella lettera di convocazione, non ha permesso un’attenta e dettagliata disamina delle proposte: difficile stabilire, quindi, se queste siano un sostegno efficace a quei comparti e quei lavoratori privi di ammortizzatori sociali tradizionali.
Data la necessità di operare con la massima chiarezza, la Cgil ha manifestato l’esigenza di approfondire alcuni punti del testo e si è riservata di proporre delle integrazioni. Chiedendo ad esempio, in attesa dei decreti attuativi della legge 2/2009, perché la Regione non possa prevedere l’accesso immediato agli ammortizzatori in deroga, senza la prevista sospensione di 90 giorni. Altra ipotesi da verificare la possibilità di una più ampia copertura per i soggetti a maggior rischio occupazionale, come le donne e gli over 50.
Nell’incontro di venerdì la Regione non ci ha consentito queste riflessioni e ha ritenuto di poter fare a meno delle proposte che avevamo annunciato per lunedì 9 marzo. Si è trattato di uno sgarbo inutile, visto che i due giorni di tempo che avevamo chiesto non avrebbero comportato alcun ritardo. La Cgil , preso atto di questa mancata disponibilità, si riserva pertanto una valutazione complessiva dopo l’incontro di martedì con il Presidente della Regione.