Immigrazione, da Bruxelles una lezione alla maggioranza

La Commissione Ue ha inflitto una severa lezione di civiltà alla maggioranza regionale. Come la Cgil aveva più volte sostenuto, la scelta di discriminare gli immigrati nell’accesso al welfare non è soltanto odiosa sotto il profilo etico, ma anche giuridicamente sbagliata in un moderno Stato di diritto.
La Commissione , infatti, sottolinea come non ci possano essere discriminazioni nell’accesso ai benefici del welfare per i quali gli stranieri hanno maturato gli stessi diritti dei lavoratori italiani, pagando tasse e contributi. Un principio semplice, che trova sostegno anche nei numeri: gli immigrati, che producono il 9% del Pil nazionale, pagano tasse per 4 miliardi di euro l’anno e contributi per 5 miliardi.
Ma la Lega non vuole darsi per vinta: gli immigrati si usano finché servono, col minimo dei diritti possibile, poi si mandano via, come se fossero lavoratori “usa e getta”. Dopo l’autorevole ammonimento di Bruxelles, auspichiamo che la maggioranza smetta di assecondare simili posizioni o di cercare mediazioni farisaiche con la Lega. C ’è davvero il rischio che l’Europa percepisca la nostra Regione non come un ponte tra culture ed etnie, ma come una comunità chiusa alla diversità e all’ ospitalità, capace solo di escludere e di discriminare. Uno schiaffo alla nostra immagine e anche alla nostra storia, nella quale l’emigrazione ha sempre avuto un ruolo importante.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg