Aiuti bis, troppo poco per sostenere salari e pensioni

Bene agli strumenti
individuati, ma le risorse stanziate sono «largamente insufficienti»
rispetto alle esigenze di lavoratori e pensionati. E’ quanto sostiene il
segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta, commentando le misure
sulla decontribuzione dei salari e la rivalutazione delle pensioni
contenute nel decreto Aiuti bis, varato ieri dal Governo. «Si tratta –
spiega Pezzetta – di una manovra complessiva di oltre 14 miliardi, dei
quali appena 1,5 vanno a finanziare le due misure specifiche su salari e
pensioni, positive nella logica, ma inadeguate negli importi: un
miliardo per innalzare dallo 0,8 al 2% la decontribuzione sulle
retribuzioni, 500 milioni per anticipare a ottobre parte della
perequazione 2023 sulle pensioni. Anche considerando l’incremento
dell’esenzione fiscale sul welfare aziendale, è davvero molto poco. Si
pensi, ad esempio, che in Francia il Parlamento sta approvando
l’innalzamento a 6mila euro dei bonus salariali esenti da imposte e ha
già approvato una rivalutazione straordinaria del 4% sulle pensioni, a
partire da luglio».