Incentivi all’occupazione, basta discriminazioni. Servono misure efficaci e inclusive

«Dopo l’ennesima bocciatura del criterio di residenza, per quanto riformulato ed edulcorato, ci aspettiamo che la Giunta regionale e la maggioranza che la sostiene prendano atto che le politiche del lavoro non c’è spazio per discriminazioni, ma solo per misure inclusive che guardino esclusivamente all’esigenza di sostenere l’occupazione e tutti i lavoratori colpiti dalla crisi. Provvedimenti che non vadano in questa direzione ledono non soltanto l’eguaglianza tra i cittadini, ma anche una corretta competizione tra le imprese. Si tratta quindi di voltare pagina, concentrandosi esclusivamente su quegli obiettivi di sostegno all’occupazione cui hanno positivamente risposto, peraltro, altre misure varate a livello regionale, frutto anche del confronto tra l’assessore e il sindacato». Il segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta commenta così la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha bocciato l’articolo della legge omnibus del 2021 sugli incentivi per le assunzioni e le stabilizzazioni. «Già in occasione della sentenza con cui era stata bocciata la precedente normativa – rimarca Pezzetta – il sindacato aveva chiesto alla giunta di non perseverare nella scelta, sbagliata e discriminatoria, di legare questi incentivi a criteri basati sui tempi di residenza in Friuli Venezia Giulia. Crediamo che l’autonomia legislativa rivendicata dalla Regione vada esercitata in maniera più efficace e inclusiva, non inseguendo inutili obiettivi di bandiera, ma puntando esclusivamente a una maggiore incisività dell’azione legislativa e amministrativa».