Metalmeccanici, giovedì a Monfalcone l’attivo con Landini

Saranno quattrocento i delegati della Fiom regionale che daranno vita all’attivo sindacale convocato per giovedì 10 marzo a Monfalcone, alla presenza del segretario generale dei metalmeccanici Cgil Maurizio Landini. L’incontro si terrà al Kinemax (statale per Grado) con inizio alle 9.30, e sarà aperto dalla relazione del segretario regionale Maurizio Roccasalva. Al centro del dibattito le iniziative che la Fiom metterà in campo per la difesa di un contratto nazionale messo seriamente in discussione dalle più recenti norme approvate in materia dei diritto del lavoro e dalla pratica degli accordi separati, a partire da quelli del gruppo Fiat.
«Il percorso di lotta individuato dalla recente assemblea nazionale di Cervia – spiega Roccasalva – prevede prima la convocazione di apposite riunioni dei direttivi e dei delegati, come quella che si terrà a Monfalcone, quindi, dopo la riunione del comitato centrale, una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e di altri incontri di approfondimento. Infine sarà di nuovo convocata l’assemblea nazionale, con il compito di varare la proposta di piattaforma da sottoporre al voto dei lavoratori. Tutto questo nel rispetto dei tempi e delle procedure previste dal contratto nazionale 2008-2011, per consentirci di avviare la trattativa per il rinnovo almeno tre mesi prima della naturale scadenza del contratto».
Alla base della piattaforma che verrà predisposta dalla Fiom la tutela della democrazia e della rappresentanza sui luoghi di lavoro, la difesa dei due livelli contrattuali, la tutela dell’occupazione, il potenziamento degli ammortizzatori sociali, l’estensione dei contratti di solidarietà, il rafforzamento del ruolo contrattuale delle Rsu, la richiesta di un nuovo modello di sviluppo e di contrattazione sociale. «Con l’obiettivo – spiega ancora Roccasalva – di giungere ad un accordo unitario tra tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali».
La mobilitazione sul contratto, aggiunge Roccasalva, «parte nel momento di maggior attacco al contratto nazionale, non solo nel comparto metalmeccanico, ma anche in altri settori». Esempi di questa offensiva, secondo il segretario regionale della Fiom, la nuova legge sul processo del lavoro, che ha introdotto l’arbitrato obbligatorio, l’accordo separato sul contratto del commercio e a livelo regionale quello sul comparto unico. «La dichiarazione di sciopero generale della Cgil – conclude Roccasalva – è una logica conseguenza di questo stato di cose. La riuscita dei recenti scioperi dei metalmeccanici dimostra che la maggioranza dei lavoratori è decisa a respingere i ricatti, a difendere le libertà sindacali, la dignità del lavoro, la democrazia, il diritto alla contrattazione e al contratto nazionale».