Legge sulla famiglia: un passo avanti, due indietro

«Un passo avanti , due indietro».  Le modifiche introdotte durante la discussione in Consiglio non modificano in meglio, anzi, il giudizio della Cgil sul disegno di legge sulla famiglia. «Nella stesura iniziale – ricorda il segretario regionale Franco Belci – erano pesantemente discriminati i figli nati fuori dal matrimonio, in quella attuale questa ingiustizia viene parzialmente sanata. A un prezzo carissimo, però, perché anche nel settore dei servizi all’infanzia trova spazio l’odiosa distinzione tra “residenti” e immigrati. Una discriminazione, è bene ricordarlo, che ha già causato l’impugnazione della Finanziaria 2010 da parte del Governo. La Cgil e il sindacato, come hanno già fatto in passato, si opporranno con ogni mezzo a questa ennesima legge sbagliata approvata su diktat della Lega Nord».