Strategie anticrisi, giusto puntare sulle aggregazioni

La minaccia di una profonda crisi dell’euro ha confermato come le ragioni strutturali della crisi non siano affatto superate. Il capitalismo finanziario ha globalizzato le sue logiche e la speculazione, alla ricerca di profitti immediati, aggredisce gli stati sovrani rischiando di provocare gravissimi sconvolgimenti sociali.
È ciò che abbiamo sempre temuto e che ci ha indotto a non prestare ascolto agli ottimismi costruiti su timidi segnali di ripresa. Per questo nel nostro congresso abbiamo insistito sulla necessità di recuperare il rapporto tra aziende e territorio e di orientare l’economia della regione in un’ottica di sistema. Trovo perciò condivisibili le considerazioni del presidente della Cassa di Risparmio Fvg Morandini sulla necessità di incentivare il processo di aggregazione delle imprese con un intervento coordinato della finanza regionale privata e a partecipazione pubblica. Concordo anche sulla necessità di una strategia complessiva di quest’ultima definita dalla Regione e volta a recuperare il valore dei fattori reali dell’economia.
In quanto alla necessità di un “patto” tra istituzioni, imprese e sindacato, è esattamente questo il messaggio che la Cgil del Fvg ha lanciato al proprio Congresso regionale. È però necessario individuare sedi proprie di confronto che consentano di assumere velocemente decisioni condivise, sapendo che è necessario coordinare gli interventi tra politiche industriali, finanziarie, della logistica, del mercato del lavoro, perché sempre più spesso le scelte assunte su un fronte hanno immediati riflessi su un altro.
Franco Belci, segretario generale Cgil FVG