La Cgil critica i premi ai direttori delle Aziende sanitarie

«Siamo sbigottiti»: Giuliana Pigozzo commenta così i premi riconosciuti ai direttori generali delle aziende sanitarie regionali per il 2008. «Si tratta di cifre che per tanti lavoratori e lavoratrici di questa regione corrispondono allo stipendio di un anno», commenta la sindacalista. «Servirebbero – prosegue – più sobrietà e più rigore, soprattutto in un momento come questo, in cui migliaia di persone sono in cassa integrazione, perdono o rischiano di perdere il posto di lavoro».
Pigozzo invita la Giunta , nell’erogazione dei premi, a tener conto del mancato raggiungimento da parte delle Ass  degli obiettivi in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro: «Con la delibera 1508 del 2006, la Giunta regionale dava specifiche disposizioni per la prevenzione infortunistica, riconoscendo la sussistenza di ritardi consistenti nell’attuazione di delibere e programmi precedentemente assunti in materia di potenziamento degli organici dei servizi di prevenzione, di attuazione degli obiettivi previsti dal Piano di prevenzione, lo studio delle tante patologie correlate al lavoro. Le Linee di gestione dell’anno 2007 riscontravano in alcune aziende la persistenza di criticità nell’ambito della sicurezza sul lavoro, sommate a ritardi presenti  nell’assistenza domiciliare e residenziale e nella degenza post-acuzie. Le Linee dell’anno 2008, infine, riproponevano alcuni degli stessi obiettivi già presenti nei piani precedenti, confermando l’esistenza di pesanti ritardi sul versante della prevenzione».
Ma la lista dei problemi non si limita alla sicurezza sul lavoro: «Mi limito a citare le liste d’attesa, il mancato completamento del piano dei consultori familiari, le lentezze sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, i tanti disagi nell’accesso al pronto soccorso. Ci chiediamo quindi come sia possibile sostenere  che i direttori hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Lo diciamo senza velleità punitive da parte nostra: pretendiamo solo maggiore chiarezza e trasparenza, dal momento che si tratta di risorse pubbliche. E senza dimenticare che alla base dei risultati raggiunti dal servizio sanitario regionale c’è l’impegno quotidiano di migliaia di lavoratori e di lavoratrici».
Giuliana Pigozzo, segreteria regionale Cgil Fvg