Edilizia agevolata: regolamento ok, ma servono alcune modifiche

«Il nuovo regolamento sull’edilizia sovvenzionata è coerente con le
finalità della legge di riforma sulla casa, su cui il giudizio
complessivo della Cgil è stato positivo. Non mancano però alcuni
elementi critici, a partire dalla necessità di ripristinare, in seno
alle Ater, una sede di confronto con i sindacati degli inquilini,
cancellata dalla riforma nonostante i buoni risultati che questo
strumento aveva prodotto in passato». E’ quanto dichiarano Orietta Olivo,
della segreteria Cgil Fvg, e la responsabile regionale del Sunia
Adriana Merola dopo l’audizione di ieri davanti alla Quarta commissione
del Consiglio regionale, che ha visto intervenire, oltre ai sindacati
confederali e degli inquilini, anche il Coordinamento centri
antiviolenza e i direttori generali delle Ater.
«Cgil e Sunia –
spiegano Olivo e Merola – hanno chiesto di adottare il bando aperto
piuttosto che quello a scadenza due anni, che crediamo possa essere un
aiuto anche psicologico per chi si trova in stato di bisogno abitativo.
Abbiamo chiesto anche che la revoca dell’alloggio, che in base al nuovo
regolamento diviene perentoria dopo sei mesi, possa diventare esecutiva
con tempi più lunghi, legati a piani di rientro della situazione
debitoria. Abbiamo inoltre sollecitato l’introduzione di verifiche più
stringenti sugli assegnatari e di criteri più precisi per gestire la
riserva di posti destinati alle vittime di violenza. L’auspicio –
concludono le rappresentanti di Cgil e Sunia – è che queste modifiche
possano essere recepite, per adattare meglio il nuovo regolamento alle
esigenze di inquilini e assegnatari e alla domanda crescente di edilizia
agevolata che viene dalle fasce più deboli della popolazione».