Sanità, appalto “tutelato” per i lavoratori del call-center

Ci sarà la clausola sociale nella gara d’appalto per il rinnovo del servizio di call-center del Centro unico di prenotazione del servizio sanitario regionale. L’intesa è stata firmata stamane a Pordenone Udine dai sindacati di categoria Cgil-Cisl-Uil e da Massimo Romano, commissario dell’Egas, l’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi.
«Si tratta di un accordo – spiegano Orietta Olivo (Cgil Fvg), Susanna Pellegrini (Filcams Cgil) – che arriva in anticipo rispetto alla scadenza dell’attuale appalto, fissata a fine 2016». Nel nuovo bando di gara per l’assegnazione del servizio, in virtù dell’intesa odierna, sarà inserita una clausola sociale a tutela dei lavoratori attualmente impegnati dell’appalto, per garantire sia il livello degli organici sia l’inquadramento contrattuale. «Tra gli elementi qualificanti dell’intesa – spiegano ancora i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – anche la rinuncia al criterio del massimo ribasso: il nuovo bando, infatti, sarà assegnato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e sulla base di criteri tesi a privilegiare la qualità del servizio rispetto al prezzo di assegnazione. Positiva anche l’istituzione di un tavolo permanente di confronto per monitorare l’andamento del servizio e le condizioni di lavoro in continuità di appalto. L’Egas non ha invece accolto la richiesta della Cgil di migliorare le garanzie in caso di licenziamento illegittimo dei lavoratori con clausole rafforzative rispetto alla nuova versione dell’articolo 18».