Donne e politica, contrastare la deriva

È collegata all’ appello promosso quest’estate dalla Società italiana delle Storiche l’iniziativa che quest’ultima organizza con la Cgil regionale giovedì 22 ottobre, alle 16, al Teatro Miela di Trieste. «L’appello –spiega Elisabetta Vezzosi, presidente della Società e docente dell’ Università di Trieste – parte dal presupposto che sia necessario opporsi alla deriva culturale della politica italiana che fa coincidere l’identità delle donne con l’immagine del proprio corpo. Una deriva che vede coinvolti soggetti ed oggetti, con diverse responsabilità, ma accomunati da uno stesso modello. Da un lato forze politiche che su questa base selezionano una parte della classe dirigente, dall’altro figure femminili che scelgono di stare sulla scena pubblica rendendo interscambiabile il ruolo di velina o di parlamentare. È dunque necessaria –conclude Vezzosi – una rifondazione della politica italiana in cui le donne possano affermare una nuova visione, frutto degli spazi che esse si sono faticosamente conquistate nella vita economica, sociale e culturale del Paese».
« La Cgil – aggiunge il segretario regionale Franco Belci – è impegnata da tempo a promuovere  l’assunzione di responsabilità di donne ai vertici delle proprie strutture, nella convinzione che il loro modo di essere e di sentire possano arricchire la politica stessa del Sindacato e, più in generale, la qualità della nostra democrazia. Proprio per questo ha condiviso e sostenuto l’appello, raccogliendo l’invito e partecipare a una battaglia per affermare un’ identità femminile basata sempre più sui contenuti del lavoro deloe donne, sulle loro competenze, sul loro ruolo nella società».
Oltre a quelli di Vezzosi e Belci, sono previsti gli interventi di Andrea Carnaghi, docente dell’ Università di Trieste, che concentrerà il suo intervento sul ruolo degli stereotipi, la giornalista Marinella Chirico, su quello dei media, la studentessa Laura Scarmoncin sulla visione delle giovani donne.
L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio della provincia di Trieste, è stata organizzata con la collaborazione di Enti e Associazioni del territorio: Casa internazionale delle donne, Cooperativa sociale Cassiopea, Fotografaredonna, Istituto Saranz, Società italiana delle letterate, Udi Caffè delle donne, Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste.