Maternità e professionisti, la Cgil contro la Giunta

«Le pari opportunità e il diritto alla maternità vanno garantiti sempre, nel lavoro autonomo come in quello dipendente, perché il problema della conciliazione casa-lavoro è lo stesso per tutti. Ma questo non può giustificare privilegi e regali ai professionisti, come quelli che si prepara a deliberare la Giunta regionale». La Cgil regionale, con Giuliana Pigozzo, annuncia battaglia contro la misura che ieri ha ricevuto il via libera dalla Seconda commissione consiliare: «La logica – dichiara la Pigozzo – deve essere quella di garantire a tutti i genitori un pari accesso ai servizi. Detto questo, le misure pubbliche di sostegno devono essere commisurate da un lato al reddito dei beneficiari, dall’altro al costo del servizio. Questi gli unici criteri da seguire. La Giunta intende invece creare un canale privilegiato per i lavoratori autonomi: garantendo loro non solo servizi e benefici che a parità di reddito non vengono riconosciuti ai dipendenti, ma addirittura un bonus commisurato ai presunti redditi persi per il tempo dedicato ai figli. Questo non creerebbe soltanto discriminazioni tra i genitori, quasi che una mamma avvocato valesse di più di una mamma operaia, ma anche tra i figli, ed è sicuramente questo l’aspetto più odioso del provvedimento che si intende approvare».