Comparto, appello Cgil: votare no contro l’arroganza della Giunta

«Un no all’arroganza della Giunta regionale, che ha voluto sostituire la contrattazione con la legge, utilizzandola come atto di forza e non come strumento di equità. A un assessore, Garlatti, che gioca a fare il Brunetta made in Fvg, sostituendo alla reale esigenza di rendere più efficiente l’azione della pubblica amministrazione una sua astratta e personale visione accademica, che finora ha creato solo confusione nella macchina amministrativa regionale. E un no anche all’ambiguità dell’Anci, che scarica sui lavoratori la propria incapacità di contrattare maggiori risorse con la Regione ». È l’appello lanciato da Franco Belci, segretario generale della Cgil Fvg, ai 16mila lavoratori del comparto unico, chiamati alla consultazione sull’accordo separato, firmato da Cisl e Csa, e sulla legge regionale che lo recepisce. 
«Risponderemo all’arroganza con le armi della democrazia e del consenso», dichiara Belci, che saluta con soddisfazione «l’importante accordo» raggiunto da Cgil, Uil, Ugl e Cisal con la delegazione trattante sul rinnovo delle Rsu nel comparto. Il segretario, inoltre, auspica che anche la Cisl firmi l’intesa, «in un momento in cui la verifica della propria reale rappresentatività dovrebbe essere un interesse primario di tutte le organizzazioni sindacali».
Il voto, secondo quanto reso noto dalle categorie, si terrà dal 4 al 7 aprile. «A volerlo e a firmare l’accordo sulle Rsu – dichiarano le segreterie regionali di Fp-Cgil, Fpl-Uil, Cisal e Ugl enti locali – sono state le stesse organizzazioni che hanno promosso la consultazione sul contratto, nella convinzione che la partecipazione dei lavoratori alle scelte sia un valore e un obiettivo da perseguire sempre».