Trasporto scolastico, garantire il servizio alle famiglie e i diritti dei lavoratori
«Le risorse messe a disposizione dalla Regione per supportare i Comuni costretti a riappaltare il servizio di trasporto scolastico non dovranno servire soltanto per sostenere i nuovi contratti di affidamento, ma anche per saldare quanto dovuto ai lavoratori, vittime incolpevoli, come i ragazzi e le famiglie, delle inadempienze di Tundo». E’ quanto dichiara Valentino Lorelli, segretario regionale della Filt, il sindacato trasporti della Cgil, ricordando come i committenti siano responsabili in solido nei confronti dei lavoratori e richiamando inoltre Regione e Comuni al rispetto della clausola sociale: «I nuovi contratti di affidamento – spiega – dovranno garantire il reimpiego e la tutela dei diritti contrattuali di tutti i lavoratori. Lavoratori che non hanno alcuna responsabilità dei disservizi e le cui retribuzioni sono ferme alle mensilità di maggio-giugno», rimarca ancora Lorelli, non senza sottolineare le perplessità con cui il sindacato aveva accolto le modalità della gara e il suo esito finale.
«L’auspicio – prosegue il segretario della Filt – è che le criticità emerse, che avevano già caratterizzato lo scorso anno scolastico e che hanno segnato in modo ancora più pesante l’avvio del presente, possano servire di lezione e che le future gare, sia nel caso di un riaffidamento parziale che di una risoluzione dell’intero contratto di appalto, possano essere fatte con criteri che tengano conto non soltanto delle condizioni economiche, ma anche della qualità, della sicurezza del servizio e dell’affidabilità del committente, garantendo nel contempo l’applicazione della clausola sociale, imprescindibile per i lavoratori. Altrettanto auspicabile un coinvolgimento, come avevamo già sostenuto a più riprese in occasione della precedente gara, delle aziende del trasporto pubblico regionale, che hanno tutte le risorse, logistiche, umane ed economiche, per garantire un servizio di qualità alle famiglie e il pieno rispetto delle tutele economiche e contrattuali dei lavoratori».