Sos manovra, lo Spi pronto alla mobilitazione

I pensionati della Cgil sono pronti alla mobilitazione sulla manovra di assestamento di bilancio. «Se la Giunta Tondo non risponderà alle richieste presentate dai sindacati – questo l’ordine del giorno votato a Pasian di Prato dall’assemblea regionale delle leghe Spi-Cgil – crediamo che sarà opportuno intraprendere iniziative di lotta unitarie, di concerto con le confederazioni».
Dieci milioni di euro per l’assistenza domiciliare, a compensazione dei tagli sul fondo nazionale per la non autosufficienza, incremento del contributo regionale sulle rette delle case di riposo, potenziamento dei servizi di assistenza territoriale. Queste le richieste che lo Spi ha avanzato assieme ai sindacati pensionati di Cisl e Uil in vista dell’assestamento di bilancio. Rivendicazioni ribadite con forza alla luce di una manovra nazionale che lo Spi giudica «insostenibile, inaccettabile e iniqua, perché scarica sui più deboli il costo del risanamento, senza colpire le grandi ricchezze».
Sotto accusa innanzitutto i tagli sulle pensioni, non solo per il tentativo di «far cassa su milioni di pensionati» attraverso la riduzione o l’azzeramento della rivalutazione Istat, ma anche per la scelta di «modificare i coefficienti di trasformazione delle future pensioni, senza rivederne i criteri». Ma lo Spi denuncia anche i tagli alla sanità, l’introduzione dei ticket, la sottrazione di risorse ai comuni. «Una manovra – dichiara il segretario regionale dello Spi Ezio Medeot – che non fa nulla per far ripartire la crescita e che abbassa l’asticella delle difese garantite dal welfare».