Sicurezza sul lavoro, 4.500 firme in una settimana

Sono già 4.500 mila le firme raccolte da Cgil, Cisl e Uil del Fvg contro le modifiche al Testo Unico sulla sicurezza e per chiedere precisi impegni alla Regione.  Hanno aderito alla sottoscrizione i lavoratori e le lavoratrici di Electrolux, Wartsila, Fincantieri, Sincrotone, Bo-Frost, Ospedale di Pordenone, Ideal-Standard, Autovie Venete, dell’Azienda sanitaria di Gorizia e di tante altre realtà pubbliche e private. Le loro firme verranno consegnate direttamente al Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nella riunione di venerdì 31 luglio ed in un incontro specifico che è stato già chiesto al presidente della Giunta regionale.
L’elevato numero di adesioni raccolte in meno di una settimana, nonostante la vicinanza delle ferie e le tante fabbriche ferme a causa della crisi, esprime un chiaro giudizio di contrarietà alle modifiche che si vogliono apportare al Testo Unico, sebbene i dati degli incidenti mortali rimangano a livelli elevati e quelli delle malattie professionali stiano aumentando in modo esponenziale.
Oltre a confermare la validità dell’attuale Testo Unico e alla necessità di darvi piena attuazione, i lavoratori chiedono alla Regione due precisi impegni:
• vincolare alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali una percentuale non inferiore al 2% di risorse del Fondo sociosanitario, con l’impegno a verificare la destinazione effettiva dei finanziamenti assegnati e di intervenire presso le aziende inadempienti;
potenziare il sistema di prevenzione e vigilanza pubblico con il raddoppio degli organici (compresi gli ufficiali di polizia giudiziaria) e di garantire che ogni servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Asl (Uopsal) impieghi non meno del 60% dell’orario ad attività di verifica, controllo, prevenzione, formazione e supporto agli Rls, da concordare con le rappresentanze sindacali territoriali.
L’obiettivo è quello di riportare al centro del confronto il tema della salute e sicurezza sul lavoro, affinché trovi spazio adeguato nel futuro Piano sociosanitario e nella Finanziaria 2010.
Se si vuole che la tendenza al calo degli infortuni prosegua, è indispensabile proseguire sulla strada della fermezza, della piena applicazione delle leggi e delle sanzioni: l’esatto contrario di quanto si propone il Governo con lo stravolgimento del Testo Unico. Troppi sono i ritardi su questo versante e troppo alti i costi della mancata prevenzione, come testimonia in modo emblematico la vicenda dell’amianto.
Per queste ragioni le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, con Giuliana Pigozzo, Maurizio Cappellin e Fernando Della Ricca, chiedono di avviare in tempi rapidi una discussione specifica sul tema all’interno del Comitato di coordinamento, perché ritengono doverosa una risposta ai tanti lavoratori e lavoratrici che hanno aderito all’appello.
Mentre prosegue la raccolta delle firme, le tre organizzazioni sindacali stanno preparando una specifica e articolata proposta in materia di salute e sicurezza, che verrà presentata alla Regione in occasione di un’assemblea straordinaria degli Rls e degli Rlst, già decisa per il prossimo autunno.