Scuola, Natalino Giacomini nuovo segretario regionale Flc-Cgil

«Quella dei lavoratori della scuola è una protesta che guarda nel merito i provvedimenti del Governo. Provvedimenti che destabilizzano la scuola pubblica e ne pregiudicano il futuro, a danno non soltanto dei lavoratori, ma del Paese». Sono le parole di Natalino Giacomini, nuovo segretario generale della Flc-Cgil Friuli Venezia Giulia. Eletto a larghissima maggioranza dal direttivo della categoria, riunitosi oggi pomeriggio nel salone della Camera del lavoro di Udine, Giacomini torna alla Cgil dopo due anni di esperienza ai vertici regionali della Lega Cooperative. In passato era stato segretario generale della Fiom di Udine e regionale, prima di guidare, dal 1999 al 2006, la Cgil Udinese-Bassa Friulana.
Forte la preoccupazione del neosegretario per il cruciale momento attraversato dalla pubblica istruzione. «Il decreto Gelmini – dichiara – conferma una linea che era già emersa con la presentazione della manovra finanziaria: fare cassa attraverso i tagli alla pubblica istruzione, mettendo così a repentaglio un settore cruciale per la coesione sociale e lo sviluppo del Paese». Giacomini ha poi espresso un duro giudizio sull’atteggiamento della Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene: «E’ grave che chi governa il Friuli Venezia Giulia non abbia espresso la minima critica su una politica di tagli destinata a colpire pesantemente la scuola regionale e in particolare i piccoli centri, dove sono decine gli istituti a rischio di chiusura. Un silenzio sconcertante, ma ancora più sconcertanti sono le recenti prese di posizione di quei consiglieri regionali che hanno invocato il licenziamento nei confronti degli insegnanti col lutto al braccio. I lavoratori della scuola, infatti, stanno portando avanti con forme del tutto legittime e democratiche una protesta condivisa da vasti strati della cittadinanza e della società civile. Parlare di protesta politica non è soltanto sbagliato, ma anche miope».