Pubblico impiego, la Cgil replica alla Cisl

Credo che in questa fase di difficoltà dei rapporti tra i sindacati a livello nazionale, qui in regione vadano cercate le ragioni che ci uniscono e non quelle che ci dividono. Abbiamo una piattaforma approvata dai gruppi dirigenti di Cgil, Cisl, Uil sulla base della quale stiamo sostenendo il confronto con la Giunta. Abbiamo condiviso la proposta di una sede nella quale affrontare gli effetti della crisi assieme a Giunta e Confindustria, accettata dal Presidente della Regione. È questa la strada sulla quale dobbiamo continuare e per la quale mi sembra ci siano tutte le premesse. Non quella di sostituirsi al ruolo esercitato dal ministero competente e alle forze dell’ordine quando forniscono le loro cifre sull’adesione agli scioperi e alle manifestazioni.
Non credo che tra i compiti di un sindacalista ci sia quello di cercare di dimostrare il fallimento di un’iniziativa il cui successo è peraltro attestato dalle cronache di tutti i giornali e dalle immagini delle televisioni pubbliche e private. La Cgil ha rispettato e rispetta, anche quando non le condivide, le scelte della Cisl, ma chiede analogo rispetto per le proprie posizioni. Lo sciopero e la manifestazione non sono state fatte contro la Cisl , ma contro il Governo che ha fatto proposte inaccettabili rispetto alla piattaforma unitaria condivisa fino a poche settimane fa, proponendo aumenti al di sotto della già bassa soglia dell’ inflazione programmata e perseguendo programmaticamente lo svuotamento della contrattazione nel pubblico impiego.
Per questo proseguiremo per la nostra strada, incoraggiati dall’ adesione allo sciopero e dalla grande partecipazione alla manifestazione di Trieste, ma ribadendo in ogni caso la ricerca ostinata di ogni occasione di unità, e l’impegno a non sottoscrivere in nessun caso accordi senza Cisl e Uil.