Interinali e indennità Covid di 2400 euro, domande entro il 31 maggio
C’è
tempo fino al 31 maggio per chiedere l’indennità Covid di 2.400 euro
introdotta dal decreto Sostegni a favore dei lavoratori interinali. A
ricordarlo sono Cgil e Cisl con i rispettivi sindacati dei lavoratori
atipici e temporanei (Nidil e Felsa), precisando che il beneficio è
riconosciuto in presenza dei seguenti requisiti:
tempo fino al 31 maggio per chiedere l’indennità Covid di 2.400 euro
introdotta dal decreto Sostegni a favore dei lavoratori interinali. A
ricordarlo sono Cgil e Cisl con i rispettivi sindacati dei lavoratori
atipici e temporanei (Nidil e Felsa), precisando che il beneficio è
riconosciuto in presenza dei seguenti requisiti:
–
aver cessato involontariamente un rapporto di lavoro in
somministrazione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 23
marzo 2021;
aver cessato involontariamente un rapporto di lavoro in
somministrazione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 23
marzo 2021;
–
avere svolto come lavoratori in somministrazione, sempre nel periodo
indicato, una prestazione lavorativa per almeno 30 giornate;
avere svolto come lavoratori in somministrazione, sempre nel periodo
indicato, una prestazione lavorativa per almeno 30 giornate;
–
non essere titolari, alla data di presentazione della domanda, di
pensione diretta o di un rapporto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato, ad eccezione di un contratto di lavoro intermittente
senza indennità di disponibilità.
«L’Inps
– sottolineano Mattia Grion (Nidil Cgil) e Tommaso Billiani (Felsa
Cisl) – ha precisato che l’indennità di 2.400 euro, in presenza dei
requisiti indicati, è riconosciuta a prescindere dal carattere
stagionale dell’attività e che possono richiederla anche i lavoratori
interinali che alla data della presentazione della domanda siano
titolari di un contratto di lavoro a termine o della Naspi. Questo
importante chiarimento amplia l’impatto della misura, rivolta a una
platea di potenziali beneficiari stimabili nell’ordine dei 200mila
lavoratori in tutta Italia e 4-5mila in Fvg». Da qui l’appello che i
sindacati rivolgono ai lavoratori interessati, invitati a verificare
anche attraverso i patronati Inca-Cgil e Inas-Cisl la sussistenza dei
requisiti per la domanda.
– sottolineano Mattia Grion (Nidil Cgil) e Tommaso Billiani (Felsa
Cisl) – ha precisato che l’indennità di 2.400 euro, in presenza dei
requisiti indicati, è riconosciuta a prescindere dal carattere
stagionale dell’attività e che possono richiederla anche i lavoratori
interinali che alla data della presentazione della domanda siano
titolari di un contratto di lavoro a termine o della Naspi. Questo
importante chiarimento amplia l’impatto della misura, rivolta a una
platea di potenziali beneficiari stimabili nell’ordine dei 200mila
lavoratori in tutta Italia e 4-5mila in Fvg». Da qui l’appello che i
sindacati rivolgono ai lavoratori interessati, invitati a verificare
anche attraverso i patronati Inca-Cgil e Inas-Cisl la sussistenza dei
requisiti per la domanda.