Fvg, il lavoro continua a crescere
In Friuli Venezia Giulia nel terzo trimestre del 2018 il numero di occupati si è attestato a 523.200 unità, il livello più elevato dell’ultimo decennio, da quando nel secondo trimestre del 2008 si raggiunse quota 525.200. La media dei primi tre trimestri dell’anno, pari a 512.000 occupati, evidenzia un significativo aumento rispetto allo stesso periodo del 2017 (+6.300, pari a +1,2%); tale dinamica positiva si inserisce in una fase di crescita che dura dal 2015.
Lo rileva, sulla base dei dati Istat rilevati oggi e disponibili nella sezione Osservatorio di questo sito , il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo informando che si tratta di un risultato sostanzialmente in linea con le altre regioni del Nordest (nel complesso +1,3%) e superiore all’andamento nazionale (+1%), che nell’ultimo trimestre ha al contrario segnato una battuta d’arresto.
Tra i dati positivi anche l’aumento del numero degli attivi, dato dalla somma degli occupati e delle persone in cerca di lavoro, che fa segnare il valore più alto di sempre (556mila persone), legato soprattutto alla crescita della componente femminile. Stabile la disoccupazione, che si attesta al 5,9% nel 3° trimestre e al 6,3% su base annua, che non cala nonostante la crescita degli occupati, perché cresce il tasso di partecipazione al mercato del lavoro. Forte incremento infine per il tasso di occupazione, che sfiora il 68% e per le donne fa segnare un 62% più in linea con i valori dell’Europa che con quelli nazionali.
Tutta da valutare la qualità della nuova occupazione, sia in termini di stabilità dei contratti che di orari. Da segnalare, a questo proposito, che il balzo del 3° trimestre è legato quasi esclusivamente alla crescita del lavoro autonomo, mentre preoccupa il calo dell’occupazione dipendente maschile (vedi l’ultima tabella dei dati sul 3° trimestre), probabile indice di una nuova frenata del manifatturiero.
Tra i dati positivi anche l’aumento del numero degli attivi, dato dalla somma degli occupati e delle persone in cerca di lavoro, che fa segnare il valore più alto di sempre (556mila persone), legato soprattutto alla crescita della componente femminile. Stabile la disoccupazione, che si attesta al 5,9% nel 3° trimestre e al 6,3% su base annua, che non cala nonostante la crescita degli occupati, perché cresce il tasso di partecipazione al mercato del lavoro. Forte incremento infine per il tasso di occupazione, che sfiora il 68% e per le donne fa segnare un 62% più in linea con i valori dell’Europa che con quelli nazionali.
Tutta da valutare la qualità della nuova occupazione, sia in termini di stabilità dei contratti che di orari. Da segnalare, a questo proposito, che il balzo del 3° trimestre è legato quasi esclusivamente alla crescita del lavoro autonomo, mentre preoccupa il calo dell’occupazione dipendente maschile (vedi l’ultima tabella dei dati sul 3° trimestre), probabile indice di una nuova frenata del manifatturiero.