Finanziaria 2010, i finti regali sotto l’albero

Nella sua intervista di fine anno il Presidente Tondo ha cercato di presentare nel modo migliore i regali da porre sotto l’albero, da Insiel al commissariamento dell’A4, alla Villesse-Gorizia.
In alcuni casi ci sono carta e regalo, in altri solo carta e scatola. Una questione di punti di vista. Ma non si può esagerare. Affermare che siamo all’avvio di una nuova era per la Sanità e che è iniziata la riforma del personale significa spacciare per regalo la sola carta. Le risorse sono quelle che sono e lo sapevamo, ma non è stato possibile alcun confronto per evitare gli aspetti più pericolosi del sottofinanziamento della Sanità, compreso il taglio del turn-over che ovviamente metterà in crisi l’organizzazione del lavoro in ospedale e sul territorio.
Per quel che riguarda le norme sul personale quelle del Presidente sono – mi consentirà la sincerità – affermazioni senza fondamento. L’esodo incentivato non è stato voluto per favorire il ricambio generazionale: se fosse stato così se ne sarebbe potuto discutere. Il vero obiettivo è quello esplicitato in Consiglio dall’assessore Garlatti: fare cassa. Nulla a che fare con le riforme, delle quali dice di voler discutere col sindacato salvo fare scelte insipide al di fuori di ogni confronto e prive di prospettiva.
Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg