Cure agli immigrati, giovedì 4 giugno manifestazione a Pordenone

No all’introduzione del reato di clandestinità, no alla chiusura dell’ambulatorio Stp (stranieri temporaneamente presenti) di Pordenone, dedicato alla cura degli immigrati irregolari e clandestini. Queste le ragioni della manifestazione in programma nella serata di giovedì 4 giugno nel capoluogo della Destra Tagliamento, che verrà presentata nel dettaglio in una conferenza stampa convocata a Pordenone per le 11 di domani, sabato 30 maggio, nella sede provinciale di Cgil-Cisl-Uil (via San Valentino 30, saletta Caaf-Cgil, seminterrato).
Promotori dell’iniziativa la Rete Diritti di Cittadinanza FVG, il Centro Balducci di Zugliano, l’Associazione Immigrati di Pordenone, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Rdb-Cub, l’Acli e le Donne in Nero. L’appuntamento è fissato per le 18.30 di giovedì in piazza Cavour, dove si terrà un comizio con l’intervento delle associazioni organizzatrici, di operatori socio-sanitari e di rappresentanti delle comunità immigrate. A seguire, con partenza alle 19.30, il corteo che attraverserà le vie del centro per concludersi all’ospedale.
« La Cgil – commenta in una nota Renato Kneipp, della segreteria regionale – ha da subito espresso la propria netta contrarietà alla politica sull’immigrazione avviata da questo Governo, ritenendola inconciliabile con gli obiettivi di accoglienza, inclusione e solidarietà che dovrebbero segnare l’azione di ogni Paese e rappresentano valori fondamentali sui quali costruire la società nella quale viviamo. L’intenzione annunciata a Pordenone di chiudere l’ambulatorio Stp, una volta approvata la norma che introdurrà il reato di immigrazione clandestina, priverebbe gli immigrati del diritto alla Salute garantito dalla Costituzione a ogni individuo e rischia di essere l’inizio di una deriva xenofoba con conseguenze inimmaginabili».