Contrattazione, la Cgil Fvg contro la proposta di Condindustria

«La riforma del modello contrattuale proposta da Confindustria comporta una riduzione secca degli aumenti salariali definiti a livello nazionale, senza alcuna garanzia di recupero attraverso la contrattazione di secondo livello». Il segretario regionale Franco Belci spiega così il no della Cgil alla prosecuzione dell’attuale tavolo. «Che va allargato – dichiara – a tutte le forze imprenditoriali e al Governo. È indispensabile infatti definire un modello unico e condiviso da tutte le parti in causa, sostenuto da nuove politiche fiscali capaci di tutelare il potere d’acquisto di salari e pensioni, pesantemente eroso dal carovita, e di rilanciare l’economia attraverso la ripresa dei consumi».
Sarà questo uno dei temi forti del direttivo regionale in programma domani mattina a Udine, che verrà aperto alle 9.30 dall’intervento dello stesso Belci. Al centro del dibattito, spiega il segretario, anche le ripercussioni in regione dei tagli programmati dal Governo sul welfare e sulla scuola: «è nostra intenzione chiedere alla Giunta, assieme a Cisl e Uil, l’apertura di un tavolo che anticipi  la discussione della Finanziaria regionale e consenta di tracciare un quadro chiaro delle risorse disponibili su sanità e assistenza. Quanto alla scuola e al pubblico impiego, c’è il massimo sostegno confederale alla mobilitazione delle categorie e allo sciopero già proclamato dai lavoratori della pubblica istruzione».