«Salario minimo, dal Governo schiaffo ai lavoratori. Prosegue la mobilitazione»

«Se è vero che spetta alla contrattazione infatti il compito di tutelare e aumentare i salari e il potere di acquisto dei lavoratori, la legge può e deve porsi l’obiettivo di fissare condizioni minime di salario, sicurezza e dignità a ogni lavoratore, nella consapevolezza che oltre 2,5 milioni di persone, in questo Paese, vengono pagati meno di 9 euro l’ora». È quanto dichiara il segretario della Cgil Friuli Venezia Giulia, Villiam Pezzetta, fortemente critico sulla legge delega votata oggi alla Camera dalla maggioranza di centrodestra: «Un testo – dichiara Pezzetta – che stravolge completamente la proposta di salario minimo presentata dalle opposizioni, per affidare anzi al Governo una delega che esclude qualsiasi ipotesi di un intervento a sostegno dei salari e della contrattazione, con un vero e proprio schiaffo ai lavoratori e al sindacato». Da qui, per il segretario regionale della Cgil, l’esigenza di «proseguire e rafforzare la mobilitazione contro la Finanziaria 2024 e le politiche del Governo, dopo le due giornate di sciopero del 17 e del 24 novembre».