«Referendum, una battaglia che non è solo sindacale»

«La campagna sui referendum è espressione di un impegno a 360 gradi sui temi del lavoro e in generale dei diritti, dal lavoro e la cittadinanza, oggetto dei cinque quesiti, fino al diritto alla salute. C’è consapevolezza del duro lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, a partire dal superamento del quorum, ma anche la ferma volontà di misurarci su una sfida che è anche civica e di rappresentanza sociale». Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil Friuli Venezia Giulia Michele Piga intervenendo all’assemblea di Zugliano, che ha dato ufficialmente il via alla campagna referendaria della Cgil Udine.

Zugliano: Michela Martin (Cgil Udine) con i segretari generali Michele Piga (Cgil Fvg) ed Emiliano Giareghi (Udine)

Oltre 250 i delegati riunitisi al centro Balducci per i lavori, aperti dal segretario provinciale Emiliano Giareghi. «Esiste una questione salariale che riguarda il Paese, riguarda il Friuli Venezia Giulia e in particolare la provincia di Udine, dove l’arretramento del manifatturiero e la progressiva terziarizzazione dell’economia stanno favorendo una crescente diffusione del lavoro precario e sottopagato», ha detto Giareghi. Da qui, ha aggiunto, «la necessità da un lato di rilanciare un disegno di politica industriale, assente dalle politiche di questa Regione, dall’altro di sostenere con ogni strumento la difesa e il rafforzamento della tutela economica e contrattuale dei lavoratori, e i referendum sul lavoro promossi dalla Cgil rappresentano un’occasione fondamentale per rilanciare questa battaglia».