Ramadan e mensa, quella della sindaca di Monfalcone è un’invasione di campo
«Valutiamo l’azione della Sindaca come un’autentica invasione di campo». Il sindacato scuola della Cgil interviene così, con il suo segretario regionale Massimo Gargiulo, in merito alle azioni messe in campo e annunciate dalla sindaca Anna Maria Cisint in merito alla rinuncia al servizio mensa, per motivazioni religiose legate al Ramadan, da parte di alcune famiglie del territorio di Monfalcone. « Ci risulta che la mensa resti ancora un servizio a domanda individuale, per cui, al netto della fede praticata da ciascuno, qualsiasi famiglia potrebbe decidere con legittimità di privarsene», scrive il segretario della Flc in una nota diffusa questa mattina, e che si allega nella sua versione integrale.
«L’amministrazione comunale – scrive ancora Gargiulo – è investita della gestione dei servizi essenziali per garantire l’assolvimento dell’obbligo scolastico e di quelli accessori, per realizzare il diritto allo studio. Auspichiamo pertanto che l’impegno dell’amministrazione sia canalizzato per questi: trasporti, edilizia scolastica, sostegno alle attività deliberate dagli istituti, garanzia di utilizzo di congruo numero di mediatori culturali». Da qui gli interrogativi sul «vero scopo» dell’iniziativa della sindaca e la piena solidarietà alla dirigente scolastica, che ha sottolineato la correttezza dell’azione dell’istituto, «aderente al rispetto dei principi garantiti della Costituzione».