Venerdì lo sciopero Cgil, si fermano 3 province su 4

Una riforma fiscale a vantaggio dei redditi medio bassi, la lotta al precariato, il potenziamento degli ammortizzatori e nuove politiche a sostegno dell’occupazione. Queste le richieste alla base dello sciopero generale di venerdì 12 marzo, proclamato dalla Cgil nazionale, che vedrà fermarsi anche in regione i lavoratori del settore privato (quattro ore) e del pubblico impiego (l’intera giornata), con l’eccezione di Udine, che si fermerà l’intera giornata di venerdì 19 marzo per lo sciopero provinciale proclamato dalle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil. Tra i motivi dello sciopero del 12, come ricorda il segretario regionale della Cgil Franco Belci, anche il fermo no della Cgil al disegno di legge 1167-B, che rende obbligatorio l’arbitrato nelle controversie di lavoro. Manifestazioni e presidi sono in programma a Trieste, Monfalcone e Pordenone.
Già conclusi intanto tutti i congressi nelle categorie del lavoro attivo. Confermati segretari regionali Giampaolo Roccasalva (meccanici), Villiam Pezzetta (edili-legno), Susanna Pellegrini (terziario), Natalino Giacomini, (scuola), Mattia Grion (credito) e Giovanni Comparone (chimica-utility-tessile). Novità invece nella Funzione pubblica e nei trasporti, con le elezioni di Mafalda Ferletti e danilo Gortan. All’appello mancano i congressi di Udine (oggi e domani), Gorizia (15-16 marzo), dello Spi (18) e della Cgil regionale, che si riunirà il 22 e 23 marzo a Zugliano.
Sciopero generale CGIL 12 marzo, il volantino
Sciopero 19 marzo CGIL-CISL-UIL Udine, il volantino