Trasporto scolastico, disservizi e ritardi nell’erogazione delle paghe. Sos della Cgil

«Garantire non solo il
regolare svolgimento del servizio, nel pieno rispetto dei criteri di
qualità e di sicurezza previsti dal capitolato d’appalto, ma anche
l’erogazione delle retribuzioni ai lavoratori». E’ quanto chiede il
segretario della Filt-Cgil del Friuli Venezia Giulia Valentino Lorelli
in merito alla situazione del trasporto scolastico in regione,
caratterizzata tuttora, secondo quanto rileva il sindacato, dalla
presenza di «criticità diffuse» nell’ambito dei Comuni che hanno
affidato il servizio alla Tundo Vincenzo Spa, la ditta di Lecce che la
scorsa estate si è aggiudicata l’appalto della Centrale unica di
committenza della Regione in 10 dei 12 lotti previsti dal bando di gara.
«Dopo le pesanti
problematiche che avevano segnato l’avvio del servizio, con molti Comuni
che tra settembre e novembre sono stati costretti a ricorrere
all’affidamento provvisorio, continuiamo a registrare pesanti
inadempienze nel rispetto dei capitolati di appalto, in primis nei
confronti dei lavoratori», spiega Lorelli, che denuncia in particolare
ritardi nel pagamento degli stipendi di dicembre e delle tredicesime.
«Tutto questo – commenta ancora il segretario della Filt – è
sconcertante, sia alla luce del valore dell’appalto, 38 milioni di euro,
sia se si considera che un appalto centralizzato avrebbe dovuto
garantire migliori condizioni economiche nell’interesse dei Comuni,
dell’utenza e dei lavoratori coinvolti. Ci troviamo invece nella
situazione opposta, quella di un flop che purtroppo è il frutto di
criteri di gara che hanno favorito, qui come in altre regioni,
l’affidamento a soggetti che, oltre a non avere legami con il nostro
territorio, non sembrano avere tutti i requisiti tecnici ed economici
necessari a garantire il corretto svolgimento del servizio».
Si tratta di un
rischio che il sindacato aveva messo in preventivo sin dalla
presentazione del capitolato, e di fronte al quale, secondo la Cgil,
«Regione e Comuni devono adottare le necessarie contromisure, volte a
tutelare non solo gli utenti e i lavoratori, ma gli stessi enti locali
che hanno appaltato il servizio e che in diversi casi hanno dovuto
sopperire alle inadempienze della ditta aggiudicataria, con forti
ripercussioni anche sotto il profilo economico». Da qui, «e in attesa di
un chiarimento più volte sollecitato con l’azienda, che finora si è
costantemente sottratta a qualsiasi confronto con il sindacato», la
richiesta di un incontro urgente con i Comuni e la Regione per fare il
punto su una situazione che per il segretario della Filt rischia di
diventare insostenibile.