Tetto agli stranieri nelle materne, il no della Cgil Fvg

«La finalità non è quella di “garantire un’offerta educativa qualitativamente appropriata per tutti i bambini”, come sostiene la Giunta Dipiazza. La cui proposta è il frutto di una chiara scelta politica, che segue il sì al corteo di Casapound e viene aggravata dagli assurdi e inutili diktat sul crocefisso nelle aule e sull’insegnamento della religione cattolica». Il segretario della Cgil Fvg Villiam Pezzetta, dal congresso regionale di Zugliano, commenta così la modifica ai criteri di accesso alle scuole dell’infanzia comunali che verrà sottoposta al vaglio del Consiglio comunale di Trieste. «Si tratta di una scelta – commenta Pezzetta – che non trova alcun tipo di giustificazione né nella situazione triestina né nella realtà specifica delle scuole dell’infanzia, dove la presenza di bambini stranieri non è mai stata e non è un ostacolo alle attività didattiche, ma anzi uno strumento di integrazione. E’ inquietante che questo avvenga a Trieste, dopo le reazioni sollevate dal caso Monfalcone e su proposta di quella stessa maggioranza che ha scelto di autorizzare il corteo neofascista di Casapound. La Cgil si batterà con tutte le sue forze perché questa scelta non passi, e fa appello fin d’ora a tutte le forze presenti in Consiglio comunale, comprese quelle di centrodestra, perché boccino questa misura, che stride pesantemente non solo con i principi della nostra Costituzione, ma anche con la tradizione e la vocazione multietnica di una città come Trieste, ribadite con forza dalle migliaia di cittadini che hanno partecipato alla manifestazione antifascista e antirazzista del 3 novembre».