Sinfonica: la chiusura si può ancora evitare

Domani alle ore 10 i rappresentanti dei professori dell’Orchestra Sinfonica del Fvg, insieme ai Presidenti delle quattro Province, ai direttori dei conservatori di Udine e Trieste e dei Teatri di Pordenone e Udine saranno ricevuti per un’audizione presso la Commissione Cultura del Consiglio regionale.
«Andremo per sensibilizzare la politica regionale in merito alla grave situazione che nostro malgrado ci vede protagonisti», spiegano in una nota i musicisti dell’orchestra, «con il congelamento di ogni attività ad opera della Regione e con la recente e grave decisione attuata in sede di variazione di bilancio, che vede lo spostamento di 650mila euro, passato quasi nel silenzio e nell’indifferenza, dal bilancio della Sinfonica verso altre realtà, in attesa della costituzione di una fantomatica compagine che dovrebbe prenderne il posto dell’attuale, ma con finalità diverse da quelle storiche dell’Orchestra Sinfonica regionale».
I musicisti esprimono «indignazione per il grave risultato di queste operazioni, che lasciano 40 famiglie senza fonte di reddito e che disperdono il lavoro professionalmente di grande qualità che in dieci anni di vita della Sinfonica, anche se da precari, i musicisti hanno saputo esprimere». Ma la battaglia per la salvezza della Sinfonica non è persa: «Con l’impegno non solo della Commissione Cultura, ma anche di tutte le forze politiche e di tutti i consiglieri c’è ancora tempo per cambiare queste decisioni, che allo stato attuale non sono ancora irreversibili».
A incoraggiare i musicisti anche le espressioni di affetto che l’opinione pubblica ha espresso, testimoniate dalle 2.400 firme raccolte a sostegno dell’orchestra, che domani verranno presentate ufficialmente al Consiglio regionale. «Consegneremo inoltre – fanno sapere i musicisti –  una memoria scritta per riepilogare la storia dell’Orchestra e fare il punto sullo stato attuale, sui pericoli e sui problemi che la chiusura dell’orchestra comporterebbe non solo per i lavoratori interessati, ma per il panorama artistico e culturale del Fvg».