Scuola, la Flc decide il blocco delle prestazioni aggiuntive

Niente prestazioni aggiuntive per personale docente e non docente della scuola. L’agitazione, proclamata dalla segreteria regionale della Flc-Cgil, durerà un mese, dal 1° al 28 febbraio.
All’origine della protesta, decisa dopo l’esito negativo del tentativo di conciliazione col Prefetto di Trieste, i tagli all’organico decisi all’avvio dell’attuale anno scolastico, sui quali il sindacato scuola della Cgil lamenta la mancanza di risposte da parte del direttore dell’Ufficio scolastico regionale. «La dotazione organica assegnata dal ministero al Friuli Venezia Giulia – spiega il segretario della Flc Cgil Fvg Giacomini – era di 13.094 posti e tale è rimasta, confermando il taglio di quasi 1.000 posti. Tutto questo pregiudica il sostegno agli alunni diversamente abili, non consente di garantire l’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica, compromette le funzioni di sorveglianza e di supporto ai docenti assegnate al personale Ata e determina un aggravamento generale delle condizioni di lavoro».
Il ridimensionamento della pianta organica, secondo la Flc , ha inoltre avuto come effetto una tendenziale riduzione del numero delle classi, a fronte di un aumento degli alunni, innalzando sensibilmente il livello di affollamento delle classi, a scapito della didattica e anche della sicurezza. Ad aggravare la situazione il rinvio dell’attivazione dei contratti di supplenza, procrastinato oltre i tempi indicati dalle direttive ministeriali.
La Flc , infine, boccia l’iniziativa del ministro Gelmini sul tetto massimo del 30% da imporre alla presenza di alunni stranieri nelle classi: «Un modo di agire sbagliato » spiega Giacomini. «Per favorire l’integrazione e impedire la creazione di scuole-ghetto – prosegue – è necessario invece arricchire l’offerta didattica agendo sull’autonomia delle istituzioni scolastiche attivando progetti finalizzati ad una cultura della convivenza, che soprattutto nella scuola trovano terreno fertile. L’esatto contrario di quanto ha fatto finora la Gelmini. L ’analisi e le proposte avanzate in questi giorni sulla stampa dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale su questo terreno, in ogni caso, possono essere una utile base di discussione».