Sanità, più programmazione per far tacere i campanilismi

« La Giunta deve riprendere in mano i fili della programmazione socio-sanitaria. Solo così si possono far tacere i campanilismi. Campanilismi che come sempre avviene in questi casi prescindono dal merito, ma che sono il frutto della politica della coperta corta adottata dall’assessore Kosic». È quanto afferma Orietta Olivo, responsabile sanità e welfare della Cgil Fvg, intervenendo a proposito delle polemiche e delle rivendicazioni territoriali che stanno animando il dibattito politico sulla sanità in questi giorni.
«Se ci fosse stata meno ambiguità e più programmazione, a partire dal Piano socio-sanitario regionale, non saremmo arrivati a questo punto – prosegue la Olivo – . Ma la politica sanitaria, purtroppo, si è tradotta in una somma di interventi spot adottati spesso sulla base di spinte territoriali, e senza una vera regia regionale. Ecco perché chiediamo alla Giunta e all’assessore di mettere in campo una proposta complessiva, basata non solo sulla logica dei tagli, ma su una vera programmazione. E sulla consapevolezza che le eccellenze non sono proprietà di un singolo territorio, ma un patrimonio di tutto il servizio sanitario regionale: è per questo che vanno valorizzate, non annacquate in una logica di accorpamenti che appare priva di qualsiasi strategia e rischia di scontentare tutti. Quanto all’irrinunciabile obiettivo di dare risposte e servizi omogenei a tutti i cittadini della regione, va perseguito definendo una volta per tutte i livelli minimi di assistenza socio sanitaria validi e investendo sui servizi territoriali: una politica virtuosa, questa, perché consentirebbe di contenere nel tempo la spesa sanitaria, attualmente sbilanciata sugli ospedali a scapito del territorio».