Sanità, garanzie sull’appalto della ristorazione

Aggiudicazione con il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e
non del massimo ribasso. Applicazione obbligatoria dei contratti collettivi di
lavoro, sia nazionali che territoriali, e della cosiddetta clausola sociale,
con il mantenimento del posto di lavoro e dell’inquadramento contrattuale in
caso di cambio di appalto. Responsabilità in solido dell’appaltatore in caso di
inadempienze a danno dei lavoratori. Questi i principali contenuti dell’accordo
firmato oggi tra sindacati ed Egas, relativo all’imminente gara unica regionale
per l’appalto della ristorazione nell’ambito del servizio sanitario regionale, che
coinvolgerà complessivamente oltre 250 lavoratori.
A sottoscrivere l’intesa Mauro Delendi, commissario dell’Ente per la gesttione
associata dei servizi condivisi, e le segreterie regionali dei sindacati
confederali e di categoria, rappresentati da Orietta Olivo (Cgil), Paolo
Duriavig (Cisl), Susanna Pellegrini (Filcams-Cgil), Adriano Giacomazzi
(Fisascat Cisl) e Matteo Zorn (Uiltucs Uil). «Si tratta di un accordo positivo
– commentano – sia per i suoi contenuti specifici sia perché apre la strada a
nuove ulteriori intese nell’ambito della gestione regionale dei servizi
condivisi, migliorando concretamente le tutele per i lavoratori degli appalti,
i più esposti alla precarietà e alle incertezze connesse al sistema delle
esternaalizzazioni. Apprezziamo dunque la collaborazione e la sesnibilità
dimostrata dai vertici dell’Egas, che sono il riconoscimento del ruolo di
questi lavoratori e della grande valenza sociale dell’ambito in cui operano,
una componente importante di un servizio sanitario che soprattutto grazie
all’impegno dei lavoratori si assesta sui miglior standard qualitativi a
livello nazionale».