Riduzione liste di attesa, si continua a trascurare la sanità pubblica
«Sui
fondi ai privati si accelera, tanto che siamo già ai dettagli dei
destinatari, mentre il tanto invocato rafforzamento della sanità
pubblica resta al palo». Rossana Giacaz, responsabile sanità e welfare
della segreteria regionale Cgil, punta nuovamente il dito sulle misure
messe in campo dalla Regione per contrastare la crescita delle liste di
attesa e l’esodo di pazienti verso le altre regioni. «Misure – denuncia
Giacaz – che fino a questo momento si limitano finora a un sostanzioso
incremento dei fondi destinati a finanziare le prestazioni in
convenzione». La Cgil, preso atto dei dati resi noti dalla Regione, che
parla di un calo del 16% delle prestazioni ambulatoriali e del 24% degli
interventi chirurgici programmati fra il 2020 e il 2021, chiede fin
d’ora «un aggiornamento costante e trasparente dei dati sulle liste di
attesa, per misurare l’efficacia delle misure messe in campo», e «quali
siano le misure programmate, in primis sul fronte del personale del
servizio sanitario regionale, per garantire un recupero dei ritardi su
quello che dovrebbe essere l’asse prioritario d’intervento, vale a dire
il potenziamento delle strutture pubbliche non soltanto a livello
ospedaliero, ma anche territoriale». Giacaz definisce inoltre
paradossale che «la distribuzione dei nuovi fondi tra le strutture
private arrivi prima che buona parte dei lavoratori ricevano, attraverso
l’erogazione delle risorse aggiuntive, le remunerazioni per il lavoro
straordinario e per le indennità relative all’anno 2020». L’ennesima
beffa, conclude Giacaz, «nei confronti di quelli che in piena pandemia
vengono definiti eroi, salvo poi essere considerati l’ultima ruota del
carro quando l’emergenza si allenta».
fondi ai privati si accelera, tanto che siamo già ai dettagli dei
destinatari, mentre il tanto invocato rafforzamento della sanità
pubblica resta al palo». Rossana Giacaz, responsabile sanità e welfare
della segreteria regionale Cgil, punta nuovamente il dito sulle misure
messe in campo dalla Regione per contrastare la crescita delle liste di
attesa e l’esodo di pazienti verso le altre regioni. «Misure – denuncia
Giacaz – che fino a questo momento si limitano finora a un sostanzioso
incremento dei fondi destinati a finanziare le prestazioni in
convenzione». La Cgil, preso atto dei dati resi noti dalla Regione, che
parla di un calo del 16% delle prestazioni ambulatoriali e del 24% degli
interventi chirurgici programmati fra il 2020 e il 2021, chiede fin
d’ora «un aggiornamento costante e trasparente dei dati sulle liste di
attesa, per misurare l’efficacia delle misure messe in campo», e «quali
siano le misure programmate, in primis sul fronte del personale del
servizio sanitario regionale, per garantire un recupero dei ritardi su
quello che dovrebbe essere l’asse prioritario d’intervento, vale a dire
il potenziamento delle strutture pubbliche non soltanto a livello
ospedaliero, ma anche territoriale». Giacaz definisce inoltre
paradossale che «la distribuzione dei nuovi fondi tra le strutture
private arrivi prima che buona parte dei lavoratori ricevano, attraverso
l’erogazione delle risorse aggiuntive, le remunerazioni per il lavoro
straordinario e per le indennità relative all’anno 2020». L’ennesima
beffa, conclude Giacaz, «nei confronti di quelli che in piena pandemia
vengono definiti eroi, salvo poi essere considerati l’ultima ruota del
carro quando l’emergenza si allenta».