Occupazione femminile, una frenata che preoccupa

In Friuli Venezia Giulia nel primo trimestre del 2018 il numero di occupati si attesta a 499.100 unità, un valore sostanzialmente equivalente a quello registrato nello stesso periodo dell’anno scorso. Rispetto al trimestre precedente si osserva invece una perdita, pari a -4.300 occupati. Lo rilevano i dati Istat, analizzati dal ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo. Rispetto ai primi tre mesi del 2017 il calo dell’occupazione femminile (-4.200 unità) è stato compensato dall’incremento speculare della componente maschile: è lo specchio di un andamento settoriale che vede l’occupazione in calo nel terziario, dal commercio a hotel e ristoranti, a fronte di un incremento in tutti gli altri comparti. Risale intanto al 7% il tasso di disoccupazione, che si attesta su un valore medio del 7%, contro il 6,9% dell’anno prima. A pesare è soprattutto la disoccupazione femminile, che torna al 9%, mentre quella maschile scende al 5,5%,
«Già nel 2017 – commenta Orietta Olivo, responsabile del mercato del lavoro della segreteria regionale Cgil – c’erano stati alcuni segnali di rallentamento della crescita occupazionale. Solo le prossime rilevazioni, in ogni caso, ci diranno se siamo in presenza di una diminuzione frutto di una ciclicità stagionale o di un’inversione di tendenza. Sicuramente preoccupa la pesante battuta d’arresto dell’occupazione femminile, la componente che nel 2017 aveva dato i migliori segnali di vitalità». Olivo, nell’occasione, ribadisce però l’esigenza di dati capaci di descrivere la situazione del mercato del lavoro anche sotto il profilo qualitativo, «in particolare – rileva – sotto il profilo delle tipologie contrattuali, degli orari e delle retribuzioni».