Manovra, non si fermano le mobilitazioni

Dopo lo stop delle ferrovie, del trasporto pubblico e delle banche, che ha visto forti adesioni anche in regione, lunedì 19 è la volta del pubblico impiego e della scuola, che si fermeranno per l’intera giornata di lunedì, e dei lavoratori delle utility e del comparto energetico, con un’astensione dal lavoro di tre ore all’inizio del turno mattutino. Entrambe le agitazioni non pregiudicheranno l’erogazione dei servizi essenziali, come previsto dalla legge che regolamenta gli scioperi nei settori “sensibili” quali sanità e servizi a rete.
Gli scioperi di lunedì chiuderanno una settimana di mobilitazioni e iniziative, partita con lo sciopero generale unitario del 12 dicembre e proseguita dalle proteste di giovedì e venerdì, già proclamate da Cgil, Cisl e Uil nell’ambito delle vertenze contrattuali che interessano i settori dei trasporti e del credito, ma arricchite di nuove motivazioni in seguito alla presentazione della manovra.
Anche gli scioperi di lunedì, che in Fvg riguarderanno una platea complessiva di oltre 100mila lavoratori, vedranno fondersi la protesta contro le misure varate dal Governo Monti a rivendicazioni più specifiche dei comparti coinvolti. Sia nel pubblico impiego e nell’istruzione, particolarmente colpiti dai tagli e dalle misure approvate di quest’anno, tra le quali l’innalzamento già dal 1° gennaio 2012 dell’età pensionabile delle donne a 66 anni, sia nel settore dell’energia, dove i sindacati sollecitano da tempo il varo di un piano energetico e di un osservatorio nazionale più volte rivendicato ma mai attuato.