Liste d’attesa, potenziare la sanità pubblica
«Il rafforzamento della sanità pubblica rappresenta la strada maestra per garantire il diritto alla salute, come ha dimostrato in modo chiaro e inequivocabile la pandemia. Ecco perché l’obiettivo inderogabile di recuperare i forti ritardi nei tempi di attesa non può essere affidato prioritariamente all’incremento delle risorse destinate al finanziamento delle prestazioni erogate in regime di convenzione, ma deve essere al contrario privilegiata una strategia basata sulle assunzioni per il rafforzamento della sanità pubblica». E’ quanto chiede la Cgil Fvg, con il segretario generale Villiam Pezzetta e la responsabile sanità e welfare Rossana Giacaz, alla luce delle cifre dei fondi destinati all’abbattimento delle liste di attesa attraverso un maggiore ricorso al privato, rese note dall’assessore Riccardi. «Complessivamente – spiegano Pezzetta e Giacaz – si tratta di un intervento che aumenta di quasi 22 milioni, rispetto alla precedente dotazione di 87 milioni, l’ammontare complessivo delle risorse destinate alle prestazioni in convenzione, con un incremento del 25%».
E’ proprio l’entità dell’intervento a preoccupare la Cgil, che chiede ora l’accelerazione dei tavoli tematici concordati la scorsa settimana tra l’assessore e i sindacati per discutere degli altri temi prioritari al centro del confronto: la carenza strutturale di personale e di medici di base, il potenziamento dei servizi territoriali per ridurre la pressione su reparti ospedalieri e pronto soccorso, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare ad anziani e non autosufficienti. «Si tratta di obiettivi prioritari anche nelle strategie nazionali definite dal Pnrr ed è su questi che vanno prioritariamente indirizzate le scelte di investimento, attingendo anche ai fondi messi a disposizione dell’Europa e dal Governo».