Immigrati più esposti alla crisi: ammortizzatori da potenziare

No alle leggi discriminatorie in materia di welfare approvate dal Consiglio regionale, no alla chiusura degli ambulatori per i clandestini chiesta dalla Lega Nord. Queste le posizioni ribadite da Franco Belci, segretario generale della Cgil regionale, nel corso dell’incontro sull’immigrazione tenutosi oggi a Udine. Tra i relatori anche Piero Soldini, responsabile per l’immigrazione della Cgil nazionale, Abdou Faye della Cgil Udine e il sindaco del capoluogo friulano Furio Honsell.
«La crisi – ha dichiarato Soldini – è pesante per tutti ma non colpisce tutti allo stesso modo: le fasce più deboli sono più esposte, e tra queste ci sono gli immigrati. Necessario quindi rafforzare il sistema di coperture e ammortizzatori nei loro confronti, e combattere contro una legge ingiusta come la Bossi-Fini , che lega il permesso di soggiorno all’esistenza di un contratto di lavoro. Non siamo per l’assistenzialismo, ma per garantire una vera parità».
A denunciare i limiti della legislazione e delle politiche del Governo anche Abdou Faye: «Rosarno – ha detto – è stata una pagina terribile della nostra storia, che dimostra il fallimento delle politiche sull’immigrazione. La tolleranza zero non serve, servono politiche basate sui concetti di solidarietà e uguaglianza»