Ideal Standard, grave lo strappo della multinazionale

Ideal Standard si prepara a licenziare unilateralmente 450 lavoratori chiudendo lo stabilimento di Orcenico dopo un anno di vertenza e ben 3 accordi al Mise in cui la direzione della multinazionale aveva accettato la cassa integrazione in deroga e sottoscritto una serie di impegni per la cessione ad altri della attività industriale. La multinazionale ha rinnegato tutti  e tre gli accordi, manifestando al tavolo convocato  al Mise per la ricerca di soluzioni un atteggiamento del tutto irresponsabile. Nonostante tutti tentativi messi in campo dal Ministero e dalla Regione Friuli, rappresentata dalla Presidente Serracchiani, l’azienda si è dimostrata irremovibile nella sua posizione di totale indisponibilità a procedere nella richiesta di cassa integrazione per evitare i licenziamenti e si è rifiutata di mettere a disposizione una parte dello stabilimento per favorire una possibile reindustrializzazione e per questa via salvaguardare almeno una parte dell’occupazione. E’ inaccettabile che il gruppo, che rappresenta una quota importante nella produzione di ceramica sanitaria in Italia, possa tranquillamente infischiarsene dei patti sottoscritti non solo con chi rappresenta i lavoratori ma con le istituzioni tutte, le comunità locali e lo Stato Italiano. La vicenda pone una questione che va al di là del contesto locale: è infatti necessario immaginare strumenti che consentano di evitare che da parte di alcune multinazionali il territorio venga considerato come puro terreno di conquista e abbandonato quando genera minori profitti. La Cgil nazionale, che ha voluto organizzare proprio a Pordenone il primo maggio, ribadisce, assieme a quella del FVG, che i lavoratori dell’ Ideal Standard di Orcenico non possono essere lasciati soli nel momento in cui vengono messi sulla strada insieme alle loro famiglie dopo che per mesi hanno lottato per avere un accordo che desse loro una speranza. Nonostante la difficile situazione sarà fatto perciò tutto il possibile, coordinandosi con le Istituzioni, per sostenere una soluzione alternativa alla chiusura. La Cgil inoltre sosterrà con tutte le proprie strutture la decisione unitaria di coinvolgere tutti i lavoratori del gruppo con una iniziativa di sciopero che si terrà nella giornata di martedì 15 luglio.
La segreteria Cgil nazionale
La segreteria Cgil Fvg