Fincantieri, adesioni altissime allo sciopero Fiom

«Noi costruiamo le navi, noi decidiamo sugli accordi»: questo lo slogan dello striscione in testa alla manifestazione nazionale dei lavoratori Fincantieri. Il corteo, organizzato nell’ambito dello sciopero di 8 ore proclamato per oggi dalla Fiom-Cgil dopo l’accordo separato sull’integrativo aziendale, ha visto la partecipazione di 2.000 persone, in rappresentanza di tutti gli otto cantieri del gruppo, delle sedi amministrative e delle ditte collegate.
Partiti alle 10 da piazza Libertà, i manifestanti hanno percorso le Rive, si sono fermati davanti alla sede di Fincantieri per raggiungere poi piazza della Borsa, dove si è tenuto il comizio conclusivo di Giorgio Cremaschi, responsabile cantieristica della segreteria nazionale Fiom. Prima di Cremaschi hanno parlato Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom del gruppo Fincantieri, il segretario della Fiom Trieste Antonio Saulle, i rappresentanti dei cantieri di Castellammare di Stabia, Sestri Ponente e Monfalcone. Intervenuti inoltre i sindacalisti Fiom della System Sensor di Trieste, del gruppo Safilo e della Isotta Fraschini di Bari.
« La Fincantieri – ha detto Cremaschi – ha montato contro di noi una vera e propria campagna di stampa, affermando che la Fiom usa la vertenza di gruppo per fare politica. Se c’è qualcuno che usa la vertenza per fare politica, invece, questi sono proprio i dirigenti Fincantieri. Sono loro che attaccano per primi la Fiom , sono loro che vogliono imporre ai lavoratori un accordo che promette uno scambio del tutto immaginario tra una produttività che dovrebbe miracolosamente salire del 20% e un salario aziendale che non arriverà mai. Loro che vogliono conquistarsi il titolo di primi della classe in una campagna antisindacale che ha evidenti motivazioni politiche. La Fiom – ha concluso Cremaschi – fa soltanto il suo dovere: porta avanti un’azione sindacale per migliorare le condizioni di lavoro e le condizioni retributive dei lavoratori in un’azienda che possa funzionare meglio».
Stando alle notizie che giungono da tutte le sedi di Fincantieri, l’adesione allo sciopero di otto ore proclamato dalla Fiom è superiore al 90%. Si calcola che solo poche centinaia di lavoratori sugli 8 mila dipendenti diretti di Fincantieri abbiano varcato, stamattina, i cancelli degli stabilimenti. Stando a queste stesse prime notizie, l’iniziativa di lotta della Fiom ha coinvolto con successo anche i dipendenti delle ditte di appalto.