Cambio al vertice della Fillea Udine. A congresso anche Flai, Slc e Filctem provinciali

Entra nel vivo la campagna congressuale della Cgil in provincia di Udine. Oggi è toccato ai primi quattro congressi di categoria, che hanno interessato Fillea (legno-edilizia), Flai (agroalimentare), Filctem (chimica, platica e utility) e Slc (carta e comunicazioni). Il voto dei delegati ha sancito la conferma di Fabrizio Morocutti alla guida della Flai, Paolo Morocutti alla Slc e di Andrea Modotto alla Filctem. Cambio al vertice invece per la Fillea, dove Emiliano Giareghi prende il posto dell’uscente Villiam Pezzetta. Ma al centro del dibattito, oltre al rinnovo degli organismi interni e ai due documenti congressuali, tutte le categorie hanno posto il tema della crisi e le numerose vertenze aperte nei settori di riferimento.
LATTERIE. «Il futuro di Latterie Friulane non si può discutere a partire dagli esuberi. Bisogna infatti dare una prospettiva ai lavoratori. Ecco perché non consideriamo ancora chiusa la strada alla proposta del Consorzio Agrario, che in ogni caso potrà aprire nuove prospettive industriali e occupazionali anche autonomamente, se effettivamente la scelta cadrà su Granarolo». Queste le parole del segretario Fabrizio Morocutti, che ha aperto la sua relazione ricordando Giuseppe Bassi, il dipendente di Latterie e delegato Cgil che si tolse la vita lo scorso 27 dicembre.
ROMANELLO. Tanti i lavoratori in bilico anche nell’industria cartaria, in particolare alla Cartiera di Rivignano, dove si attende l’esito della proposta di concordato, decisivo per l’ammissione alla Cigs dei 70 dipendenti, attualmente in cassa in deroga, e alla Romanello, dove prosegue il presidio 24 ore su 24 dei lavoratori. Di ieri la notizia, annunciata al congresso dal segretario Paolo Morocutti, del sì del tribunale di Milano al nuovo piano di concordato, sul quale saranno ora chiamati a pronunciarisi i creditori. «L’auspicio – dichiara Morocutti – è ovviamente quello che possa concretizzarsi l’offerta di Italcartiere».
SAFILO E CAFFARO. La ricollocazione dei 500 dipendenti Safilo vicini alla fine della mobilità e dei 70 dipendenti Caffaro in esubero rappresentano in questo momento le due grandi priorità della Filctem, come conferma il rinnovato segretario Andrea Modotto. «Ma non bisogna dimenticare – aggiunge – che in una situazione simile ci sono tanti dipendenti di aziende più piccole, vicini anch’essi all’esaurimento degli ammortizzatori, per almeno un migliaio di posti a rischio nell’ambito della chimica, del tessile e della plastica».
SOS LEGNO E COSTRUZIONI. Ma il settore più esposto alla crisi resta la filiera della casa. Circa 2.500 i posti persi nelle costruzioni dall’inizio della crisi, cui ne vanno sommati almeno altrettanti nel legno-arredo, che sconta una perdita strutturale media pari a circa il 20% del fatturato, come ha spiegato nella sua relazione il segretario uscente Villiam Pezzetta, che col congresso odierno ha passato il testimone a Emiliano Giareghi. Quest’ultimo, 43 anni, approda alla guida della categoria dalla segreteria della Camera del Lavoro di Udine. Per Pezzetta, in ogni caso, il futuro sarà ancora in Cgil.
GLI APPUNTAMENTI. Dopo i quattro appuntamenti di oggi, altre sei sono le categorie chiamate al rinnovo a livello provinciale: il 28 febbrario toccherà a Fiom (metalmeccanici), Filcams (terziario) e Filt (trasporti), la settimana successiva a Flc (scuola), Spi (pensionati) e Fp (pubblico impiego), rispettivamente il 4, 5 e 6 marzo. Chiuderà la tornata la Cgil provinciale, che andrà a congresso l’11 e 12 marzo all’hotel Belvedere di Tricesimo.