Belci: il clima nazionale non pregiudichi l’unità sindacale in Fvg

«Le scelte della Cgil non hanno nulla di politico, ma sono l’espressione pura e semplice della volontà dei dirigenti». Il segretario regionale della Cgil Franco Belci replica così alle parole pronunciate giovedì a Udine dal segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni.
«Se abbiamo deciso di non firmare l’accordo sui contratti del pubblico impiego – aggiunge Belci – lo abbiamo fatto non sulla base di pregiudiziali ideologiche, ma per precise ragioni di merito. Il protocollo Brunetta, oltre a non restituire interamente le risorse sulla contrattazione integrativa tagliate per decreto dal Governo, prevede aumenti inferiori al tasso di inflazione. I 70 euro lordi previsti dall’accordo, tra l’altro, comprendono anche 10 euro di salario accessorio, per cui siamo perfino al di sotto del 3,2% di incremento. Una questione strettamente salariale quindi, e non politica».
Quanto al confronto su scuola e università, Belci commenta che la Cgil «l’avrebbe fatto volentieri, se il Governo avesse deciso di ritirare i decreti Tremonti». In mancanza di questo, aggiunge, «si finirebbe per discutere sul niente, e non a caso anche la Uil ha deciso di non aprire alcun confronto».
«Siccome rispettiamo le scelte degli altri anche quando le riteniamo sbagliate, pretendiamo analogo rispetto per le nostre», dichiara ancora Belci, che conclude lanciando ai segreteria regionali di Cisl e Uil un appello all’unità sindacale: «In Friuli Venezia Giulia stiamo portando avanti diverse vertenze unitarie, ed è unitario anche il confronto con la Giunta.   Se da un lato è inevitabile che il clima nazionale si rifletta anche a livello regionale , dobbiamo impegnarci perché questo clima non incida sulle nostre scelte, sulle quali siamo responsabili nei confronti dei lavoratori. Da parte sua, proprio perché crede nel valore dell’unità, la Cgil si impegna a non firmare alcun accordo che non sia condiviso anche da Cisl e Uil».