Banche, la Fisac ai pensionati: fissare l’appuntamento, inutili le file per i prelievi
Dal 24 marzo in banca si accede solo su appuntamento. La misura prevista dall’accordo tra Abi e sindacati di categoria è nota a molti, ma la Fisac-Cgil, con la segretaria regionale Elisabetta Faidutti, ritiene opportuno ricordarlo in particolare ai pensionati, in vista della scadenza del 1° aprile: i primi giorni del mese infatti, in concomitanza con l’accredito delle pensioni, vedono infatti un maggiore afflusso agli sportelli, in particolare da parte di quei pensionati, non pochissimi, sprovvisti di bancomat o poco abiuati ad utilizzarlo. «Invitiamo tutte le pensionate e i pensionati che ricevano il pagamento della pensione presso una banca o che debbano effettuare prelievi allo sportello – scrive Faidutti in una nota – a telefonare alla propria filiale per informarsi sulle modalità d’accesso e fissare un appuntamento. Se proprio non è possibile utilizzare il bancomat, come sarebbe preferibile soprattutto in questa fase di emergenza, vanno assolutamente evitate code e assembramenti davanti alle filiali, che sarebbero tra le altre cose inutili ai fini della riscossione del contante perché le direttive prevedono di consentire l’accesso solo a chi ha preventivamente fissato un appuntamento».
Contrarimente a quanto avvenuto per il pagamento in contante delle pensioni in posta, anticipato rispetto al 1° aprile e scaglionato in più giornate a seconda dei cognomi, per gli accessi alle banche la regolamentazione dei flussi è affidata esclusivamente agli accordi tra banche e clienti, indispensabili in un settore dove, già prima dell’accesso su appuntamnto, erano stati adottati provvedimenti come la riduzione di orario, chiusure di filiali o aperture a scacchiera. «Pur con qualche incongruenza nella gestione delle misure di prevezione, del lavoro e del personale – dichiara a tale proposio Faidutti – la maggior parte del settore ha però risposto bene ed è riuscita a garantire il servizio inderogabile alla clientela cercando di operare in sicurezza, soprattutto grazie all’impegno del personale. E’ importante però che tutti, banche e clienti, capiscano che è di vitale importanza il rispetto delle regole che ci siamo dati per contenere la diffusione del virus, a maggior ragione in vista di una scadenza, quella del 1° aprile, che coinvolge la fascia più a rischio della popolazione, quella dei pensionati».
Contrarimente a quanto avvenuto per il pagamento in contante delle pensioni in posta, anticipato rispetto al 1° aprile e scaglionato in più giornate a seconda dei cognomi, per gli accessi alle banche la regolamentazione dei flussi è affidata esclusivamente agli accordi tra banche e clienti, indispensabili in un settore dove, già prima dell’accesso su appuntamnto, erano stati adottati provvedimenti come la riduzione di orario, chiusure di filiali o aperture a scacchiera. «Pur con qualche incongruenza nella gestione delle misure di prevezione, del lavoro e del personale – dichiara a tale proposio Faidutti – la maggior parte del settore ha però risposto bene ed è riuscita a garantire il servizio inderogabile alla clientela cercando di operare in sicurezza, soprattutto grazie all’impegno del personale. E’ importante però che tutti, banche e clienti, capiscano che è di vitale importanza il rispetto delle regole che ci siamo dati per contenere la diffusione del virus, a maggior ragione in vista di una scadenza, quella del 1° aprile, che coinvolge la fascia più a rischio della popolazione, quella dei pensionati».