Finanziarie regionali, superare l’impasse

Superare l’impasse sul direttore generale di Friulia, che sta pesantemente rallentando l’attività della principale finanziaria pubblica regionale, e varare una strategia di riordino delle finanza pubblica regionale, di concerto con il sistema delle banche locali, finalizzata a un piano straordinario di sostegno alle imprese. A chiederlo è la Cgil Fvg , con il segretario generale Franco Belci e con Mattia Grion,  segretario regionale della Fisac, la categoria che rappresenta i lavoratori del credito e delle assicurazioni.
L’appello, che punta all’apertura di un vero e proprio tavolo sulla finanza locale, arriva a nome dei delegati e dei quadri della Fisac, riuniti in assemblea a Udine in vista dello sciopero generale Cgil del prossimo 6 maggio. «Uno sciopero che per la nostra categoria – spiega Grion – arriva in concomitanza con la vertenza sul rinnovo del contratto nazionale del credito, scaduto a fine 2010». Circa 6.000 i lavoratori della regione interessati dalla trattativa, che vede un fronte sindacale compatto, sulla base della piattaforma unitaria presentata la scorsa settimana da
Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca, Fabi, Sinfub, Ugl e Dircredito. Tra le richieste avanzate all’Abi non solo un incremento economico medio di 205 euro mensili a regime, ma anche maggiori garanzie contro il precariato, che colpisce attualmente circa il 10% dei lavoratori nel comparto del credito, e nuove forme di inquadramento e incentivazione dei dipendenti, basate sui risultati di medio-lungo periodo e sul sostegno delle banche all’economia reale, piuttosto che su target commerciali di breve periodo.
Tra gli argomenti sul tavolo dei delegati anche lo sciopero dei lavoratori di Bankitalia, proclamato per venerdì 15 aprile. La protesta, che interessa anche i 63 dipendenti operanti in Fvg, è stato proclamato per protestare contro il blocco unilaterale dei salari deciso dal Consiglio superiore della banca centrale.