Infortuni, una piaga aggravata dalle carenze di prevenzione e sorveglianza

«È una morte che scuote profondamente la nostra regione e il settore dell’edilizia, uno dei più esposti purtroppo alla piaga degli infortuni sul lavoro». Sono le parole con cui Elisabetta Faidutti, segretaria della Fillea Cgil Friuli Venezia Giulia, commenta la notizia della morte di Andrea Misson, il giovane operaio carnico che non è riuscito purtroppo a sopravvivere al gravissimo incidente di cui era stato vittima lo scorso 6 ottobre nei pressi di Trieste.

Elisabetta Faidutti, Fillea Cgil Fvg


Faidutti, che esprime alla famiglia Misson la solidarietà e la vicinanza della Fillea e di tutta la Cgil, sottolinea come la frequenza degli infortuni sia legata anche alle carenze del sistema di prevenzione e sorveglianza nei cantieri edili: «Siamo di fronte – dichiara – a un’emorragia senza fine, dovuta anche all’impossibilità di condividere l’organizzazione dei cantieri con le parti datoriali. Quasi sempre, infatti ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza viene negato l’accesso ai cantieri ed è una denuncia che il nostro sindacato ha lanciato ripetutamente. Gli Rlst – prosegue Faidutti – possono accedere ai cantieri solo su appuntamento con i titolari e questo diritto viene spesso negato. Su questo problema, inoltre, non riscontriamo interventi dell’autorità di controllo, nonostante sia stata più volte sollecitata a farlo. Ci chiediamo quanto dovremo ancora aspettare prima che una seria prevenzione venga messa in atto e vengano fatti i necessari passaggi, sia a livello politico che da parte delle aziende, per potenziare l’attività di prevenzione, sorveglianza e rafforzare la cultura della sicurezza».
FVG, FORTE AUMENTO DEGLI INCIDENTI MORTALI Tra gennaio e luglio 2025, in base alle tabelle infortunistiche mensili Inail più recenti, in Friuli Venezia Giulia si sono verificati 9.160 incidenti sul lavoro, con un lieve calo (-2,2%) rispetto allo scorso anno. Quanto all’andamento nelle singole province, il numero dei casi denunciati aumenta a Trieste (+2%), mentre risulta in flessione a Pordenone (-1,4%), Udine (-1,7%) e Gorizia (-10,9%). In forte aumento, purtroppo, il numero di morti sul lavoro: a fine luglio le tabelle registravano 14 vittime, contro le 10 dei primi sette mesi del 2024. Il settore più coinvolto è il manifatturiero (industria), dove erano occupati 13 dei 14 lavoratori caduti sul lavoro quest’anno.