Fumata nera sul contratto, corriere e autobus fermi anche in Fvg
Confermato lo sciopero del trasporto pubblico locale proclamato per domani, 26 marzo, dalle segreterie nazionali dei sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil. Lo conferma il segretario regionale della Filt-Cgil Valentino Lorelli con il responsabile Tpl Marco Sosol, annunciando l’esito negativo dell’incontro convocato per stamane nell’ambito del tavolo tra le associazioni datoriali (Asstra, Agens ed Anav) e i sindacati, che rappresentava l’ultima chance per scongiurare lo stop. Stop che riguarda le aziende del trasporto su gomma e le concessionarie ferroviarie come la Fuc (Udine Cividale), non Trenitalia.
«Lo stanziamento di 800 milioni destinati alle aziende del Tpl dall’ultimo decreto sostegni – spiegano Lorelli e Sosol – non sono state sufficienti a raggiungere l’intesa sulla parte economica. E’ evidente che ci troviamo davanti a una chiusura strumentale e tesa a scaricare sui lavoratori il peso dell’emergenza e della crisi, nonostante a parole le aziende li abbiano ringraziati per la loro dedizione. Così come è evidente l’indisponibilità ad avviare un vero confronto sulla riorganizzazione e il rafforzamento di un settore strategico sia nel contrasto della pandemia sia per sostenere un processo di ripresa di questo Paese, anche in una prospettiva di green economy».
Da qui la conferma di un’agitazione che in regione coinvolge circa 1.800 lavoratori del trasporto pubblico, «una categoria – spiegano ancora i due rappresentanti della Filt – che anche in piena pandemia ha continuato a garantire la continuità del servizio e che chiede il giusto riconoscimento economico non solo per questo impegno, ma anche perché i suoi salari sono fermi da tre anni».
In base alle norme sulla regolamentazione del servizio di sciopero, il servizio sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:
– Trieste: 6-9 e 13-16
– Gorizia: 6-9 e 12-15
– Udine: 6-9 e 12-15 (treno Udine-Cividale 7-9 e 17-20)
– Pordenone: urbano 6-9 e 12.30-15.30, extraurbano 6-8.30 e 12.30-16